
MASTRO CILIEGIA
Mastro Ciliegia chiamava i suoi scolari:
“Venite al mercato, facciam, facciam così.
Le lavandaie a spasso a cantà lalillallera,
le lavandaie a spasso a cantà lalillallà.”
...le stiratrici...
...i calzolai...
...i falegnami...
PIANTA LA FAVA
Pianta la fava la bella villana
quando la pianta, la pianta così.
Bagna la fava...
Sguscia la fava...
Mangia la fava...
SAREBBE PROPRIO BELLO
Sarebbe proprio bello
ballare con l'ombrello
al ritmo delle gocce
che fanno tic e tac
Tic tac tic tac ticche tacche ticche tac...
Sarebbe proprio brutto
se poi tutto ad un tratto
smettessero le gocce
di fare tic e tac
Tic tac tic tac ticche tacche ticche tac...
Il sole si è nascosto
ma un raggio già si vede
l'ombrello già si chiude
la pioggia non c'è più
Tic tac tic tac ticche tacche ticche tac...
ALBERO DAI TANTI RAMI
Albero dai tanti rami
che il vento muove su e giù. (bis)
Oé Oé a me il vento non mi muove
Oé Oé io mi dondolo da me. (bis)
Albero dai tanti fiori
che il vento muove su e giù. (bis)
Oé Oé a me il vento non mi muove
Oé Oé io mi dondolo da me. (bis)
Albero dai tanti frutti
che il vento muove su e giù. (bis)
Oé Oé a me il vento non mi muove
Oé Oé io mi dondolo da me. (bis)
Albero dai tanti anni
che il vento muove su e giù. (bis)
Oé Oé a me il vento non mi muove
Oé Oé io mi dondolo da me. (bis)
LA RANA E IL ROSPO (canto narrativo)
E la rana ha tre figlie
tutte e tre da maritar
oh la lireta oh
tutte e tre da maritar (bis)
Ed il rospo ne vuol una
ne vuol una delle tre...
Salta fuori la più vecchia
era nera qual carbon...
Ed il rospo la rifiuta:
“Questa no non fa per me”...
Salta fuori la seconda
era gialla qual limon...
Ed il rospo la rifiuta:
“Questa no non fa per me”...
Salta fuori al minore
bianca e rossa come un fior...
Ed il rospo si avvicina:
“Questa sì che fa per me”...
LE COLOMBE DI MARINA
Le colombe di Marina
con la mano nella mano
se ne andarono a volare
in un prato non lontano.
Due si posano sul ramo
una vola controvento
tre atterrano sul prato
poi ne seguono altre cento.
La mia mamma mi mandò
alla fonte lì vicina
e guardando le colombe
mi si ruppe l'ampollina.
Oh mammina non sgridarmi
che io sono piccolina!
Non ti sgrido perché hai visto
le colombe di Marina.
TRE TAMBURIN (canto narrativo)
1. Tre tamburin tornavan dalla guerra
tre tamburin tornavan dalla guerra
rin e ran ratataplan
tornavan dalla guerra
2. Uno dei tre portava una rosa
uno dei tre portava una rosa
rin e ran ratataplan
portava una rosa
3. Gli domandò del Re la bella figlia
4. “Bel tamburin regala a me la rosa”...
5. “Figlia del Re regala a me il tuo cuore”...
6. “A mio papà lo devi domandare”...
7. “Oh maestà, vorrei ben vostra figlia”...
8. “Bel tamburin non sembri molto ricco”...
9. “Ho tre vascel laggiù in mezzo al mare”...
10. “Carichi d'or e d'altri bei tesori”...
11. “Bel tamburin, allor ti do mia figlia”...
12. “No, Maestà, assai io vi ringrazio”...
13. “La mia region ne ha di ben più belle”...
ROW THE BOAT (Canone)
Row row row the boat
gently down the stream
merrily merrily merrily oh:
life is but a dream.
KOOKABURRA (Canone)
Kookaburra sta su una vecchia pianta
tutto il santo giorno felice canta
qua kookaburra qua
kookaburra canta insieme a me.
TRE OCHE (canto cumulativo)
Tre oche andavano a be...
Tre oche andavano a be...
Tre oche andavano a bere
andavano a bere alla fonte del re
Tre oche, due oche , un'oca, un'ochino, un'oché
Quattr'oche andavano a be...
Cinqu'oche...
Sei oche...
IL CANTO DELL'ORSO
Più in alto salirò, oltre quei boschi
seguendo tracce che portan lassù.
Mentre tra gli alberi respira il vento
sento la preda che non sfuggirà.
Cantava l'orso alla luna che non c'è
quando sull'arco un'ombra si piegò.
Cantava l'orso ed il vento lo salvò
quando la freccia nel cielo si smarrì.
L'alba sorprenderà il suo cammino:
torna al villaggio, e senza trofei.
Ma gli occhi sorridono a quel ricordo.
L'orso è libero così ci dirà:
Ballava l'orso e la luna mi tradì
quando, invano, sull'arco mi piegai.
Ballava l'orso (ballando se ne andò)
e la mia freccia nel cielo si smarrì.
Pietro Rosati
U A HE HE
(P. Rosati)
Abedee abosom adwo!
U a he he!
Per davvero non crediam
che sia vero tutto quello che diciam.
Abedee abosom adwo asua nu.
BALLO FURLANO
(musica: G. Mainerio; parole: D. Zannier)
La me more cul cocon
il gno gjat al cir cjase,
la cjampane sune glon
no mi plas l'aghe rase.
More morute,
rose spinute.
La bielece va,
zoventut e ligrie.
Gri, griesse e furmie,
sul len l'é il rusignul:
al vai adore,
furlane more.